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mercoledì 16 ottobre 2013

Elias Nardi a Milano: cronaca di un concerto magico

Grigia, enorme, spaventosa, alienante: Milano mi appare così. Da buon provinciale fatico a interfacciarmi con questa metropoli. E di questa città mi sembrano veri quelli che sono i luoghi comuni di sempre: tutti corrono anche per andare al bar, nessuno parla con nessuno, se fai due metri al di fuori dei tuoi soliti percorsi ti perdi, eccetera... eppure Milano a volte mi sa stupire. E domenica scorsa l'ha fatto.
Avevo ormai da qualche giorno prenotato i biglietti per un concerto molto interessante: dopo tanto tempo, tanti contatti e tanti ascolti reciproci avvenuti sempre a distanza, Elias Nardi ha suonato a Milano! E finalmente ho avuto l'occasione di conoscerlo di persona.
Ma andiamo con ordine: Elias avrebbe suonato al teatro La scala della vita. Io non lo conoscevo, la mia ragazza neppure. Il solerte aiuto di Google Maps ci ha comunque concesso di raggiungere l'indirizzo del Teatro, via Piolti de' Bianchi. Ma con nostra grande sorpresa, al posto del teatro che cercavamo abbiamo trovato... un ospedale! Lì per lì abbiamo pensato di aver sbagliato, poi lungo il perimetro della struttura abbiamo scorto un'insegna recante il nome del teatro. Entrati nel giardino dell'ospedale, una gentile signora di guardia al cancello ci ha indirizzati verso il Teatro. Siamo scesi in un sottoscala della struttura ospedaliera, e ci si è schiusa una piccola meraviglia.

teatro scala della vita milano

Abbiamo così scoperto che il teatro La scala della vita nasce in quello che era lo spazio teatrale dell'orfanotrofio presente nell'ospedale. Un piccolo teatro, nato per i bambini, per alleviare i lunghi pomeriggi trascorsi nella struttura di accoglienza. L'orfanotrofio oggi non c'è più; ma dopo un recente restauro il teatro è stato in qualche modo restituito ai bambini e alla città. E la domenica sera ospita una rassegna musicale di concerti d'arpa, curata da Clara Rocco, dell'associazione Musica d'arpa. Il concerto di Elias Nardi è stato una piccola "scappatella" con un altro strumento, affascinante quanto l'arpa; ma per rimanere "nel seminato", a Elias è stato affiancato un ospite: Patrizia Borromeo, bravissima esecutrice di arpa celtica, che ha emozionato il pubblico con le sue esecuzione per arpa sola. E ha stupito tutti cantando un brano qebuecois per arpa e voce, J'ai fait une maitresse, canto dal sapore antico che sa toccare corde profonde, com'è prerogativa della musica popolare.
Dopo Patrizia sono saliti sul palco Elias Nardi ed Emanuele Le Pera, con la loro formazione che prende il nome di Nadir Duo. Elias, come sappiamo, suona l'oud; Emanuele lo accompagna alle percussioni. Nelle sue mani oggetti d'ogni tipo diventano formidabili fonti di suono, creando uno scenario uditivo ipnotico, sul quale l'oud di Elias Nardi svolge le proprie melodie.

Elias Nardi, Emanuele le pera, Patrizia Borromeo al Teatro La Scala Della Vita

I musicisti insieme sul palco
si preparano per
un'improvvisazione finale

Chiunque conosca l'opera di Elias Nardi può immaginare a cosa si vada incontro in un suo concerto. Il genere che suona è impegnativo, perché la musica mediorientale poggia le sue basi in un sistema molto diverso da quello europeo, soprattutto dal punto di vista ritmico e armonico. Eppure, intervallando i brani con qualche spiegazione, il duo è stato in grado di rendere partecipe il pubblico e di trasmettere un entusiasmo reale, e sensazioni forti. Insomma, esser bravi è un conto, saper emozionare un altro paio di maniche: e il duo Nadir può vantare entrambe le doti.
Alla fine del concerto, Patrizia Borromeo si è unita al duo per un'improvvisazione finale. Oud e arpa celtica sono due strumenti talmente diversi che difficilmente riescono ad essere compatibili, per loro stessa natura. Ma con attenzione e discrezione, Elias e Patrizia hanno saputo intrecciarsi, incrociarsi, compenetrarsi, mentre le mani di Emanuele disegnavano lo spazio attorno a loro. Un momento decisamente toccante, che il pubblico ha ripagato con applausi calorosi.
Il concerto è stata anche l'occasione per conoscere Elias Nardi, che di persona si è dimostrato gradevole quanto nella realtà virtuale. Un artista e un professionista che con umiltà e simpatia sa conquistare il pubblico anche una volta sceso dal palco. E non è davvero da tutti.

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