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giovedì 31 ottobre 2013

Uomini e bestie in free download! Felice Halloween!

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Uomini e bestie
Una sinfonia dell'orrore




Il link cesserà di essere attivo alla mezzanote tra il 31 ottobre e il primo novembre 2013.

mercoledì 30 ottobre 2013

Rebi Rivale a Parma questo sabato

Ho già parlato di lei su questo blog: Rebi Rivale è l'artista che più di tutti mi ha colpito quest'estate, quando al CPM ho assistito alla finale de L'artista che non c'era. I suoi punti di forza sono un'ottima scrittura e una presenza vocale e scenica di carisma assoluto. Questa artista è stata premiata in moltissimi concorsi per emergenti, e da luglio sta girando l'Italia per presentare il suo nuovo album Emergenze. Al centro del suo lavoro ci sono tematiche calde, come i diritti negati alle donne, la battaglia contro l'omofobia. Mica balle: canzone d'autore legata alla stretta attualità, che prende una parte ben precisa senza timori o scelte di comodo.
Quando ho sentito cantare Rebi non sapevo che avessimo un'amica in comune: Giovanna Dazzi, cantautrice parmigiana e vicepresidente della nostra Rigoletto Records. Giovanna ha pure arrangiato un brano per Rebi, proprio nel cd Emergenze. Grazie a Giovanna, al nostro presidente Ugo Cattabiani e all'accoglienza del locale La Giovane Italia, abbiamo potuto portare Rebi nella nostra città: infatti questo sabato 2 novembre alle 21.30 l'artista friulana, che sabato è stata insignita del Premio della Critica al concorso Bianca D'Aponte, si esibirà in trio con Ornella Tusini alla chitarra e Davide Sciacchitano al contrabbasso. Faccio sempre tanti chilometri per vedere dei bei concerti: una volta tanto è la buona musica a venire a casa mia!

Rebi Rivale trio

lunedì 28 ottobre 2013

Alloisio e Lolli a Ferrara: cronaca della serata

Era da alcune settimane che aspettavo la serata del 26 ottobre. Appena vista la segnalazione della rassegna della storica e nuova canzone d'autore, avevo comprato i biglietti online. Non potevo infatti perdermi l'evento del sabato: Gian Piero Alloisio e Claudio Lolli in concerto. Mi sembrava incredibile un'iniziativa simile, incredibile l'occasione di vedere dal vivo due giganti della canzone come loro.
La serata è stata aperta da Angelo Delfino e la sua band. Terminata tra gli applausi la sua esibizione, è salito sul palco Gian Piero Alloisio, accompagnato da Gianni Martini, già chitarrista di Gaber, e ancor prima membro dell'Assemblea Musicale Teatrale, il primo gruppo fondato da Alloisio. Il presentatore Gian Luigi Ago lo ha insignito del Premio Amilcare Rambaldi per la canzone d'autore, dopodiché Alloisio ha iniziato il suo concerto. Ed è stata magia subito.

Gian Piero Alloisio Gianni Martini Ferrara sala estense 26 ottobre 2013


Alloisio e Martini hanno intrattenuto il pubblico con molti brani, tratti dal repertorio più e meno recente del cantautore genovese. Alloisio sul palco è una forza della natura. La sua esperienza di teatrante viene tutta a galla, sa far ridere e sa commuovere. Ha il pubblico in pugno, ma lo stringe con garbo e rispetto e, soprattutto, con grande intelligenza. La stessa con cui sa scrivere le sue canzoni. Aspettavo da anni di vedere una sua performance dal vivo. A volte le troppe aspettative rischiano di lasciare delusi: per me non è stato così. Gian Piero Alloisio è un grande artista, che sa emozionare profondamente il suo pubblico senza banalizzare la sua scrittura. Il cantautore ha chiuso la sua esibizione con il brano Marylin, dal disco omonimo del 1977. Un applauso enorme ha salutato un musicista profondo ed efficace come pochi altri.



A salire sul palco dopo di lui è stato Claudio Lolli. Purtroppo questo grande artista versa oggi in cattive condizioni di salute. E si è visto subito. Ad accompagnarlo sul palco è stato l'amico chitarrista Paolo Capodacqua. Reggendosi a fatica, Lolli ha salutato il suo pubblico con queste parole: "Quando il fisico ci lascia, speriamo almeno di poter lasciare un'emozione". E ha attaccato con la sua In viaggio.

claudio lolli e paolo capodacqua


E da un'uscita di galleria,
Col cuore in gola, ti trovi in faccia il sole
Che ti fruga i pensieri:
Ti legge dentro la nostalgia,
Del buio fresco in cui fino a ieri
Gettavi via i tuoi giorni d'eternità.
Ma la voglia di vivere,
Forse ti salverà,
All'uscita di una galleria.


Dopo aver terminato faticosamente il brano, Claudio si è voltato verso l'amico Capodacqua, e ha mormorato "Non ce la faccio". Paolo lo ha soccorso, e lo ha accompagnato dietro le quinte, scusandosi con il pubblico - che ha accompagnato l'uscita di scena dell'artista con un applauso sentito, affettuoso, spaventato. Qualche minuto di tensione, grande preoccupazione in platea. Poi da dietro le quinte è uscito Gian Luigi Ago, per informare la sala che purtroppo Claudio aveva avuto un malore, e non era in condizioni di portare a termine il concerto. Al suo posto avrebbe suonato per un'altra mezz'ora Gian Piero Alloisio. L'Associazione Aspettando Godot avrebbe rimborsato il biglietto a chiunque ne avesse fatto richiesta. Sono felice di poter dire che nemmeno una persona in platea si è sognata di farlo.
Alloisio e Martini sono tornati sul palco con discrezione, con rispetto. Hanno proposto alcuni pezzi divertenti, per stamperare la tensione. E Alloisio ha chiuso l'esibizione con un augurio: "che l'energia positiva sprigionata da questo pubblico possa rinvigorire uno dei più grandi poeti che ho conosciuto". E ovviamente ci uniamo tutti quanti a questo augurio sincero e toccante.

Ringrazio ancora l'Associazione Aspettando Godot per la grande possibilità che offre, organizzando questa rassegna che valorizza la canzone d'autore più autentica. Non vedo l'ora di poter assistere a una nuova iniziativa, sperando in una risonanza e in un afflusso di pubblico sempre maggiore: lo meritano gli organizzatori, e lo meritano gli artisti che scelgono.

lunedì 21 ottobre 2013

Speciale Halloween: Uomini e Bestie in free download per 24 ore

speciale halloween uomini e bestie in free download per 24 ore

Nel 2011 usciva il mio cd Uomini e bestie - una sinfonia dell'orrore, disco ispirato al genere horror, con un sottotitolo rubato a Murnau. Nel disco canto una serie di brani dedicati ai classici personaggi dell'orrore: l'uomo lupo, Frankenstein, La Strega...
Avrei sempre voluto presentarlo per Halloween. Non ne ho mai avuto l'occasione, e così ho deciso di organizzare io stesso un evento di Halloween che abbia per protagonista Uomini e bestie.



E così ho deciso che, prima della notte delle streghe, il mio cd sarà disponibile in free download per 24 ore. Ho creato un evento facebook sulla cui bacheca, alla mezzanotte fra il 30 e il 31 ottobre, segnalerò il link da cui effettuare il download. Il link rimarrà valido per 24 ore, fino alla mezzanotte successiva. Se non avete facebook, non preoccupatevi: pubblicherò l'indirizzo anche qui sul blog, sul mio sito ufficiale e sul sito di Testuggini.
Come raccomando su facebook: scaricate, ma, soprattutto, ascoltate! Felice Halloween a tutti!

sabato 19 ottobre 2013

Max Manfredi a Milano con Dremong: un fuoriclasse in azione

Abbiamo già parlato di Max Manfredi su questo blog. Anzi, ha parlato lui in persona, di se stesso e di mille altri argomenti, in questa bella intervista che mi ha concesso a giugno di quest'anno. Ieri sera ha suonato qui, a Milano. L'auditorium di Radio Popolare ha ospitato Max e il suo Quintetto Dremong, il gruppo di musicisti con cui sta lavorando al nuovo disco - che s'intitolerà appunto Dremong, dal nome dell'orso tibetano scelto come animale-totem del progetto. Il concerto è stato trasmesso in diretta in radio; ma naturalmente io non mi sono accontentato di ascoltarmelo da casa, e con Alice sono andato all'auditorium, per vedere e salutare Max dal vivo.

chitarra papier mache zontini
La chitarra in legno e cartapesta
costruita dal liutaio Zontini
aspetta Max sul palco


Chi ha sentito Max solo nei suoi dischi sa già quanto sia bravo a far canzoni; ma non sa quanto sia bravo a far spettacolo. Max Manfredi sa tenere il palco come pochi altri, scherza col pubblico, sorprende con giochi di parole e smorfie buffe. È un grande intrattenitore, possiede il mestiere e il piglio istrionico del protagonista. E il gruppo che lo accompagna è altrettanto pregevole: oltre ai fedeli chitarristi Matteo Nahum e Fabrizio Ugas, la nuova formazione vede sul palco con Max Elisa Montaldo, tastierista e polistrumentista, e Daniele Pinceti al basso. L'intesa tra i musicisti è perfetta. Senza lasciare troppo tempo alle chiacchiere, il gruppo ha intrattenuto l'uditorio con un repertorio di pezzi classici di Max Manfredi. Nel secondo tempo del concerto, invece, il repertorio ha virato verso i pezzi nuovi, che finiranno nel prossimo disco. E le canzoni di Max non deludono mai: un fuoriclasse come lui ha sempre qualcosa da dire e sa sempre come farlo. Tra tutte le nuove composizioni, spiccano Il negro, inteso non nel senso razzista del termine ma nel senso di ghost writer, delicata canzone d'amore salmodiata su versi liberi, e anni 70, ballata notturna carica della forza lirica di cui Max Manfredi è capace.

max manfredi elisa montaldo daniele pinceti

Dremong è un disco che ancora non esiste. Parte del lavoro in studio è stata svolta, ma per terminare il progetto Max ha chiesto il nostro aiuto. Seguendo quella che è una sana tendenza del momento, Max ha messo in piedi un progetto di crowdfunding su musicraiser. I suoi fan, ammiratori, estimatori, possono contribuire alla realizzazione del disco preacquistandolo. Un rapporto diretto con la propria committenza, come sottolinea Max. Un'occasione reale per mettersi alla prova davanti al proprio pubblico, e per mettere alla prova il pubblico stesso.
Io ho già fatto la mia parte, aderendo al progetto e versando una quota. Un artista, un intellettuale del calibro di Max Manfredi va supportato. Fa parte di una specie in via d'estinzione, come l'orso Dremong. Teniamocelo stretto, e manteniamo viva la sua musica.

ugas manfredi montaldo pinceti

mercoledì 16 ottobre 2013

Elias Nardi a Milano: cronaca di un concerto magico

Grigia, enorme, spaventosa, alienante: Milano mi appare così. Da buon provinciale fatico a interfacciarmi con questa metropoli. E di questa città mi sembrano veri quelli che sono i luoghi comuni di sempre: tutti corrono anche per andare al bar, nessuno parla con nessuno, se fai due metri al di fuori dei tuoi soliti percorsi ti perdi, eccetera... eppure Milano a volte mi sa stupire. E domenica scorsa l'ha fatto.
Avevo ormai da qualche giorno prenotato i biglietti per un concerto molto interessante: dopo tanto tempo, tanti contatti e tanti ascolti reciproci avvenuti sempre a distanza, Elias Nardi ha suonato a Milano! E finalmente ho avuto l'occasione di conoscerlo di persona.
Ma andiamo con ordine: Elias avrebbe suonato al teatro La scala della vita. Io non lo conoscevo, la mia ragazza neppure. Il solerte aiuto di Google Maps ci ha comunque concesso di raggiungere l'indirizzo del Teatro, via Piolti de' Bianchi. Ma con nostra grande sorpresa, al posto del teatro che cercavamo abbiamo trovato... un ospedale! Lì per lì abbiamo pensato di aver sbagliato, poi lungo il perimetro della struttura abbiamo scorto un'insegna recante il nome del teatro. Entrati nel giardino dell'ospedale, una gentile signora di guardia al cancello ci ha indirizzati verso il Teatro. Siamo scesi in un sottoscala della struttura ospedaliera, e ci si è schiusa una piccola meraviglia.

teatro scala della vita milano

Abbiamo così scoperto che il teatro La scala della vita nasce in quello che era lo spazio teatrale dell'orfanotrofio presente nell'ospedale. Un piccolo teatro, nato per i bambini, per alleviare i lunghi pomeriggi trascorsi nella struttura di accoglienza. L'orfanotrofio oggi non c'è più; ma dopo un recente restauro il teatro è stato in qualche modo restituito ai bambini e alla città. E la domenica sera ospita una rassegna musicale di concerti d'arpa, curata da Clara Rocco, dell'associazione Musica d'arpa. Il concerto di Elias Nardi è stato una piccola "scappatella" con un altro strumento, affascinante quanto l'arpa; ma per rimanere "nel seminato", a Elias è stato affiancato un ospite: Patrizia Borromeo, bravissima esecutrice di arpa celtica, che ha emozionato il pubblico con le sue esecuzione per arpa sola. E ha stupito tutti cantando un brano qebuecois per arpa e voce, J'ai fait une maitresse, canto dal sapore antico che sa toccare corde profonde, com'è prerogativa della musica popolare.
Dopo Patrizia sono saliti sul palco Elias Nardi ed Emanuele Le Pera, con la loro formazione che prende il nome di Nadir Duo. Elias, come sappiamo, suona l'oud; Emanuele lo accompagna alle percussioni. Nelle sue mani oggetti d'ogni tipo diventano formidabili fonti di suono, creando uno scenario uditivo ipnotico, sul quale l'oud di Elias Nardi svolge le proprie melodie.

Elias Nardi, Emanuele le pera, Patrizia Borromeo al Teatro La Scala Della Vita

I musicisti insieme sul palco
si preparano per
un'improvvisazione finale

Chiunque conosca l'opera di Elias Nardi può immaginare a cosa si vada incontro in un suo concerto. Il genere che suona è impegnativo, perché la musica mediorientale poggia le sue basi in un sistema molto diverso da quello europeo, soprattutto dal punto di vista ritmico e armonico. Eppure, intervallando i brani con qualche spiegazione, il duo è stato in grado di rendere partecipe il pubblico e di trasmettere un entusiasmo reale, e sensazioni forti. Insomma, esser bravi è un conto, saper emozionare un altro paio di maniche: e il duo Nadir può vantare entrambe le doti.
Alla fine del concerto, Patrizia Borromeo si è unita al duo per un'improvvisazione finale. Oud e arpa celtica sono due strumenti talmente diversi che difficilmente riescono ad essere compatibili, per loro stessa natura. Ma con attenzione e discrezione, Elias e Patrizia hanno saputo intrecciarsi, incrociarsi, compenetrarsi, mentre le mani di Emanuele disegnavano lo spazio attorno a loro. Un momento decisamente toccante, che il pubblico ha ripagato con applausi calorosi.
Il concerto è stata anche l'occasione per conoscere Elias Nardi, che di persona si è dimostrato gradevole quanto nella realtà virtuale. Un artista e un professionista che con umiltà e simpatia sa conquistare il pubblico anche una volta sceso dal palco. E non è davvero da tutti.

martedì 15 ottobre 2013

Gian Piero Alloisio e Claudio Lolli: i maestri (mai) dimenticati

Ci sono grandi maestri che, per motivi molto diversi, non hanno avuto quel successo che ha arriso ai grandi cantautori. Artisti che hanno visto fiorire il loro successo negli anni '70, e poi spegnersi subito. L'artista simbolo di questa categoria è Claudio Lolli: autore più che meritevole, che come pochi altri ha saputo mettere in musica quello che era il complesso intreccio di vita interiore e vita politica che sbocciava nel petto dei ragazzi degli anni '70. Vera e propria voce di una generazione, Claudio Lolli sparì dalle scene nel silenzio, dimenticato un po' da tutti. Compresi i luoghi istituzionali della Canzone d'Autore Italiana.


Una canzone che racconta di un momento che non ho vissuto,
eppure mi stringe il petto in un fremito di nostalgia


Ma Lolli è ancora vivo e attivo: il 26 ottobre avrò la fortuna di sentirlo cantare. Si esibirà a Ferrara, al Teatro Estense. E non sarà solo: a condividere la serata con lui sarà uno dei miei cantautori di riferimento, quello che meglio di tutti ha saputo fare della canzone politica un atto artistico di altissima qualità: Gian Piero Alloisio, genovese, classe 1956.

Gian Piero Alloisio

Negli anni '70 Alloisio fondò l'Assemblea Musicale Teatrale, collettivo di attori e musicisti, con cui produsse numerosi spettacoli e quattro dischi (l'ultimo, separato dai primi da una distanza di vent'anni, è uscito nel 2002). Alloisio è l'autore della famosa Venezia che Francesco Guccini incise in Metropolis; ma anche di tanti, tanti altri brani. Vi propongo quello che per me è uno dei migliori (purtroppo l'audio non è il top, credo che i dischi dell'assemblea non siano mai stati ristampati su CD, e i loro brani che girano su internet sono tutti recuperati da vinili o musicassette). Carlo Marx prende un personaggio-icona e lo trasporta in uno scenario ucronico, facendone un correlativo oggettivo dello sfaldarsi delle utopie che il marxismo stesso aveva aperto. Un pezzo che mi dà la pelle d'oca da quando l'ho scoperto, ormai più di dieci anni fa.



Pur assente dalla scena mediatica nazionale, Alloisio ha avuto una grande carriera di autore musicale e teatrale. Il suo ultimo cd, Ogni vita è grande, è uscito nel 2012, ed è un'opera molto ispirata, e di grande delicatezza.
Lolli e Alloisio sullo stesso palco. Ascoltare questi due giganti assieme è un'occasione eccezionale, una possibilità che esiste grazie a un'associazione: l'Associazione Aspettando Godot, che con tanta passione e pochi mezzi organizza ormai da due anni una Storica Rassegna della Canzone d'Autore. Un consiglio: visitate il sito dell'associazione, rendetevi conto di quale patrimonio artistico stanno cercando di preservare. E, se non siete troppo lontani, prenotate i vostri posti e partecipate a questa rassegna. Gli sforzi da sostenere sono tanti, le energie spese ancora di più. Ma vedere un pubblico attento, che ama la canzone e la vuole mantenere in vita, sono certo che ripagherà pienamente gli organizzatori. Io, personalmente, non posso che ringraziarli. E non vedo l'ora di essere a Ferrara per ascoltare questi due grandi artisti.

lunedì 14 ottobre 2013

L'amore per la terra in una giornata verdiana

La cultura orale affiora dappertutto. Dalla letteratura alla musica, quelle che sono le leggende, i canti, i motivi della tradizione non scritta trovano il loro sbocco anche nella cultura cosiddetta "alta". Ecco che allora il Museo Nazionale Giuseppe Verdi di Busseto (PR) ha ben pensato di dedicare un sabato alla scoperta dell'anima rurale di Giuseppe Verdi, compositore e agricoltore. E ha chiesto a me, tramite la Rigoletto Records, di curare un momento musicale della giornata, dedicata proprio alla scoperta di quest'anima contadina del Maestro.



museo nazionale giuseppe verdi

Ho fatto una selezione di canti popolari di tradizione contadina, partendo da Maremma, passando per il Lamento del contadino, fino ad arrivare a La Guerriera, che tra l'altro contiene un motivo sfruttato anche da Verdi (o meglio, da Piave) nel Rigoletto, quello della donna vestita da uomo. E poi dal canto popolare mi sono mosso verso la canzone d'autore, proponendo le Confessioni di un malandrino di Angelo Branduardi. Questo pezzo, nel raccontare di un uomo di origini contadine che arriva a camminare "col cilindro in testa" ma rimpiange la sua infanzia povera, mi sembrava particolarmente adatto alla circostanza. Sarà per il cilindro...

giuseppe verdi
"E col cilindro in testa egli cammina."
(Branduardi, Confessioni di un malandrino)

Non è mancato un momento squisitamente gastronomico: al piano terra, alla fine della visita, uno stand allestito dall'azienda Brugnoli di Bardi (PR) offriva una piccola degustazione del suo Parmigiano Reggiano biologico. Un altro piccolo grande esempio di attaccamento alla terra, di come con inventiva e capacità sia possibile rimanere ancorati al territorio, affinché non muoia.
La vitalità di Rigoletto Records sta anche in questo suo attaccamento al territorio, e nella sua voglia di mettersi in gioco nelle situazioni più disparate. Sono sempre più soddisfatto di essere un membro attivo di questa realtà in crescita!

domenica 13 ottobre 2013

A tu per tu con Giorgio Maimone

Venerdì alle 18.30 è iniziata la nuova stagione di ascolti firmati Rigoletto Records. Il primo ospite è stato un personaggio di cui ho già parlato su questo blog (qui). Un personaggio molto caro non solo a me, ma a tutti i musicisti soci della Rigoletto: Giorgio Maimone, giornalista e critico musicale, fondatore del portale La Brigata Lolli. Ho avuto l'onore di inaugurare questa rassegna, nella doppia veste di "commentatore musicale" e di intervistatore.

giorgio maimone a parma in biblioteca civica

Giorgio è venuto a Parma per presentare il suo ultimo romanzo, scritto a quattro mani con Erica Arosio, dal titolo Vertigine, di cui ho già parlato nello stesso post di prima. Giorgio ha saputo accompagnare gli spettatori parmigiani in un viaggio lungo una Milano che non c'è più, che vista attraverso gli occhi dei suoi personaggi ha acquistato un fascino ancora più forte.

rigoletto records incontra vertigine

Ma Rigoletto Records si occupa soprattutto di musica, e il nostro discorso con Giorgio si è spostato anche in quella direzione. Quest'estate Giorgio Maimone ha pubblicato un editoriale sul sito di Bielle, dal titolo provocatorio La musica è finita. Una presa di coscienza, quasi improvvisa, derivante da un fatto semplice: dei tanti dischi che Giorgio Maimone ascolta ogni anno per mestiere, nessuno è bello. Questo cosa significa? Secondo Giorgio è in atto una serie di fenomeni per cui gli artisti perdono la coscienza di ciò che fanno, la capacità di comunicare, la voglia di raccontare storie, o di raccontare se stessi emozionando. Forse è la fine di un genere musicale, che come ogni altro ha vissuto la sua stagione. Di certo mancano i giganti, e quelli che restano subiscon le ingiurie degli anni. Ma intervistato, Giorgio si è scoperto, rivelando che spera che il dato che sottolinea sia un pungolo per gli artisti stessi, che si diano da fare a produrre cose più interessanti... o quantomeno a tenere nascoste tutte quelle che non lo sono!

Quello con Giorgio Maimone è stato un incontro ricco di spunti e di finestre aperte su vecchi e nuovi mondi che la canzone ha esplorato e può esplorare. Nella speranza che questo genere, per il quale come Giorgio noi nutriamo un amore profondo, possa conoscere una nuova stagione d'oro.
La Rigoletto Records al gran completo ringrazia Giorgio Maimone per avere accettato l'invito. Un invito che sarà rinnovato sicuramente, e che speriamo che Parma saprà onorare con partecipazione.

giovedì 10 ottobre 2013

Tanti auguri Verdi! Testuggini a Busseto.

Due post in un giorno, so che non si fa. Circostanze eccezionali... ma oggi è anche il compleanno di Verdi, e questa iniziativa è proprio dedicata a lui, dunque... riporto il comunicato che ho inoltrato oggi.

L'anima popolare di Verdi
Un viaggio nelle radici contadine del canto

Sabato 12 ottobre alle 15 presso il Museo Nazionale Giuseppe Verdi di Busseto (PR) si terrà la manifestazione Sapori verdiani. Gli aromi e suoni delle terre del Maestro saranno i protagonisti di questa visita guidata al museo, che terminerà con una degustazione di parmigiano reggiano biologico seguita da un piccolo spettacolo, dal titolo Humus popolare nella musica verdiana. Sarà un piccolo viaggio che parte dalla tradizione musicale contadina per approdare alla canzone "d'autore", alla ricerca dell'anima rurale dell'uomo Giuseppe Verdi. Per informazioni e prenotazioni: 0524 93 10 02, oppure info@museogiuseppeverdi.it.
Lo spettacolo è frutto della collaborazione tra il Museo Verdi e l'associazione culturale parmigiana Rigoletto Records, e vedrà sul palco il cantautore Rocco Rosignoli, voce e chitarra classica.

Rocco Rosignoli è un cantautore e polistrumentista parmigiano di stanza a Milano. Suona la chitarra, il mandolino, il bouzouki greco, il basso e la concertina. È stato violinista dei Mè, Pèk & Barba e chitarrista de Il canzoniere delle stagioni. Ha inciso per Riccardo Joshua Moretti, Guido Maria Grillo, Ugo Cattabiani, Francesco Pelosi. Collabora dal vivo con Lee Colbert, voce della Moni Ovadia Stage Orkestra. Nel giugno 2013 ha dato alle stampe il cd Testuggini.

sapori verdiani locandina

Testuggini e Vertigini

La nuova stagione di Ascolti l'autore sta per partire! Riporto il comunicato stampa inoltrato oggi pomeriggio.

Rigoletto records incontra Vertigine
L'Associazione Culturale parmigiana avvia la sua stagione autunnale con un incontro letterario

Venerdì 11 ottobre alle 18.30 prenderà il via la manifestazione "Il crocevia della canzone". Il ciclo di incontri è stato organizzato da Rigoletto Records con il patrocinio del Comune di Parma e la collaborazione di Istituzione Biblioteche. Il primo incontro, che avrà luogo presso l'Oratorio Novo della Biblioteca Civica di Parma, sarà di carattere letterario. Verrà presentato il romanzo Vertigine, scritto a quattro mani da due autori. Il primo autore è Erica Arosio, giornalista e scrittrice, reduce dal successo de L'uomo sbagliato (2012). L'altro, Giorgio Maimone, è critico musicale e fondatore del sito La Brigata Lolli, punto di riferimento essenziale per la canzone d'autore in Italia. Il romanzo, la cui vera protagonista è la città di Milano, è un gustoso noir ambientato nel 1958. La sua colonna sonora è la musica di quel periodo, che offrirà anche l'occasione per parlare di canzone.
A condurre l'incontro sarà il cantautore Rocco Rosignoli, parmigiano trapiantato a Milano, che alternerà l'intervista agli autori con alcuni momenti musicali.

Rigoletto Records è un'associazione culturale parmigiana, volta alla valorizzazione e alla divulgazione della musica detta "d'autore". I suoi artisti, indipendenti riuniti sotto l'egida Rigoletto, sono cantautori e musicisti uniti dall'idea che la canzone sia più che semplice intrattenimento.



vertigine cover